Il progetto in progress

Il libro della Pittura (Con gli Amici nel tempo) Progetto in Progress di Aldo Pepe

Sin dagli esordi il lavoro di Aldo Pepe ha scavato nella storia dell’uomo e del suo tempo attraverso una trama pittorica rivolta alla figurazione la cui percezione immediata delimita l’oggetto in apparente semplicità. E’ un attimo!

Lo sguardo, poi, non riesce a staccarsi dal dipinto e si lascia cullare da tutto quel silenzio. Un silenzio che obbliga lo spettatore a indagare negli abissi esistenziali, spesso legati a dinamiche sociali, che spingono l’individuo verso una solitudine sempre più individualista. Non c’è un tempo a delimitare un’epoca ma un’epoca che brucia il proprio tempo mutuando l’aspetto dal bisogno.

Ecco che l’oggetto si complica, si dilata, apre a un pensiero sempre più complesso, riflessivo, profondo, infine, positivo. Si attraversa uno spazio infinito e ci si sente un tutt’uno con l’universo. Non ci sono barriere, ostacoli, distruzioni, c’è solo un viaggio di scoperta che ci riporta alla bellezza della natura. É questo sguardo catturato che dà all’arte, e alla pittura di Aldo, in particolare, il suo significato.

Uno strumento di sinergia, di connessione, di possibilità.

Il tempo, dunque, è lo strumento artistico di Aldo, un compagno fedele, un amico che gli presta poesia infinita sotto forma di pittura per ristabilire un contatto con le persone e le cose, con lo spazio che occupiamo, con i luoghi che viviamo e che riportiamo a memoria, attraverso un viaggio infinito per un ritorno all’incontro, alla nostra vera dimensione dove ogni sosta è un cammino condiviso.

In questo ultimo periodo la componente temporale è diventata una forma costante di progettualità.

Il tempo è diventato un Progetto Pittorico ampio, stratificato, in Progress.

(Anna D’Ascoli)

Dicembre 2008. Serata di incontro con gli amici più cari. L’occasione, anche, per lo scambio di auguri per il vicino Natale.
Aldo Pepe ha terminato i quattro dipinti “Le lancette del tempo”, rappresentazione del tempo passato del tempo conservato nella memoria dei ricordi.
Le opere olio su tela cm 70x70 palesano, nella loro sintesi figurativa, l’intento dell’Artista di portare avanti un progetto più ampio sul tempo e sulla sua percezione.
I dipinti sono stati eseguiti in modo da poter roteare scambiandosi posto senza nulla togliere alla visione del racconto pittorico. Tuttavia l’Artista sente l’esigenza di mantenere la sequenzialità della loro esecuzione che rivela nella silenziosa immobilità di un figurativo essenziale tutto il sentimento dell’ineluttabile trascorrere del tempo.
E allora le unisce insieme, a formare una grande composizione 140x140cm.
E il pensiero iniziale? Quell’ispirazione a un movimento circolare, alla possibilità di far roteare le opere per meglio rafforzare l’idea della percezione temporale? Quel pensiero che vuole farsi racconto. Un racconto pittorico che si rinnova nel tentativo di bloccare, fermare, afferrare il tempo. Questo tempo che corre. Ma poi che cos’è il tempo?
La Composizione “Le lancette del tempo” è lì, ferma. Nella sua apparente immobilità scuote un sentimento di comune appartenenza su riflessioni diverse ma condivise. Un’opera unica la cui poesia suggerisce tuttavia la possibilità di un’ulteriore produzione. Nascono pensieri, tentativi di risposta al tempo e a se stessi.
Nasce in Aldo l’idea di un nuovo progetto che possa tradurre e realizzare quel pensiero iniziale. Quel pensiero che è già diventato un racconto pittorico.
Nasce il Libro della Pittura. (Anna D’Ascoli)